Fibroma uterino: quando mi devo preoccupare?

Il fibroma uterino è un tumore legato all’utero, ovvero all’organo riproduttivo femminile. Nonostante il termine “tumore” faccia parecchio paura, non preoccuparti: si tratta infatti di una patologia benigna che, in svariati casi, non necessita nemmeno di una cura farmacologica.

Tuttavia però, ci sono anche casi più complessi dove il medico dovrà intervenire suggerendo appunto una cura farmacologica (con lo scopo di rallentare l’aumento della dimensione del fibroma) o un intervento chirurgico.

La prevenzione, come per qualsiasi patologia esistente, è probabilmente la medicina stessa. E’ dunque molto importante procedere con delle visite di routine: quest’ultime infatti, ti permetteranno di intervenire precocemente e di trovare la soluzione migliore per te.

Ti consigliamo di rivolgerti immediatamente al tuo ginecologo anche nel caso in cui tu ti accorga di “anomalie” o di dolori mai manifestati prima.

Che cos’è il fibroma uterino

I fibromi uterini, chiamati anche con il nome di miomi e leiomiomi, sono delle neoformazioni benigne che dunque non mettono a rischio la vita della paziente. La loro origine coinvolge il tessuto muscolare liscio dell’utero, organo, ti ricordiamo, fondamentale per la riproduzione.

Questa tipologia di lesione uterina è piuttosto frequente e comune. In particolar modo, si manifesta durante il periodo fertile della donna. In molti casi, i sintomi si percepiscono a partire dai 30 anni di età fino all’inizio della menopausa. Per cui, dai 50 anni in poi circa, il fibroma uterino tenderà a regredire in modo autonomo se non, addirittura, a scomparire del tutto.

Questo perché, a differenza di una donna in età fertile, la stimolazione ormonale, viene meno.

Le cause che comportano la formazione di uno o più fibromi uterini sono tutt’oggi ancora sconosciute o comunque non certe.
Sicuramente però, un ruolo molto importante lo gioca la predisposizione genetica.

Il nostro consiglio quindi è quello di fare controlli annuali ma anche di intraprendere uno stile di vita sano. Evita un’alimentazione eccessivamente grassa e prediligi piuttosto l’assunzione di cibo sano come frutta e verdura.

Abolisci il fumo, l’assunzione di sostanze stupefacenti e l’alcol.

Pratica dello sport senza però mai esagerare, ma anzi: se sei inesperta ti consigliamo di rivolgerti ad un personal trainer il quale ti consiglierà quali esercizi sono maggiormente idonei per le tue necessità.

I vari tipi di fibroma uterino

Vari tipi di fibroma, sì, perché non esiste una sola tipologia di fibroma uterino. Ne esistono svariati e con caratteristiche e dimensioni differenti. Dunque, oltre alla loro posizione variano anche le grandezze.

I fibromi uterini si differenziano in: fibromi intramurali, fibromi sottosierosi e infine, fibromi sottomucosi.
I fibromi intramurali si sviluppano verso la cavità uterina. Ovvero, all’interno della parete muscolare dell’utero.

I fibromi sottosierosi sono i più comuni e si sviluppano verso la parte esterna dell’utero. Potrebbero, durante la loro crescita, deformare i contorni dell’organo stesso e, successivamente, esercitare la compressione sugli organi adiacenti. Il suo aspetto finale si trasforma diventando peduncolato.

I fibromi sottomucosi invece sono quelli meno comuni. Trovano luogo all’interno della cavità uterina e sono in grado di sporgersi nella cavità endometriale.

Le dimensioni, come ti abbiamo già spiegato, possono variare, ma soprattutto, varia anche la quantità. Non sempre è presente un solo fibroma: in diversi casi si riscontra più di una presenza.

Sintomi riconducibili al fibroma uterino

Esistono casi in cui il fibroma non manifesta alcun tipo di sintomo o dolore. Per cui, in situazioni come questa, l’unico riscontro utile si otterrà mediante una visita ginecologica accurata e specifica.

Tuttavia però, ci sono anche casi in cui i dolori, o eventuali fastidi, sono presenti e sono anche piuttosto impegnativi da gestire, nel corso della vita di tutti i giorni.

Sintomi riconducibili al fibroma uterino sono:

anomalo sanguinamento uterino,
stitichezza,
dolore durante la minzione e una necessità molto più frequente del normale,
mestruazioni eccessivamente abbondanti e dolorose,
mestruazioni eccessivamente ravvicinate tra loro,
eccessiva sensazione di gonfiore addominale,
dolore alla schiena e in particolar modo nella zona lombare,
dolore durante i rapporti sessuali,
in alcuni casi disturbi nella procreazione (infertilità, aborti e parto prematuro),

Quando mi devo preoccupare

I sintomi che ti abbiamo sopra citato vanno tenuti d’occhio. Quindi, ogni qualvolta percepisci qualcosa che non va, è importante contattare tempestivamente il tuo medico curante o ginecologo.

Solamente tu conosci il tuo corpo e solo tu sarai in grado di capire quando c’è qualcosa che non va o qualcosa che ti preoccupa.

Se ad esempio hai sempre avuto delle mestruazioni con un flusso da normale a medio, non sarà normale, il mese successivo, averle con un flusso eccessivamente abbondante. In questo caso, inoltre, sarà utile procedere anche con un prelievo del sangue per capire se il valore legato all’anemia è corretto o meno.

Un flusso mestruale eccessivo, potrebbe portare anche a delle con-cause.

Se noti un sanguinamento vaginale che nulla ha a che fare con le mestruazioni, anch’esso è un campanello d’allarme importante. Chiama il tuo ginecologo o, per avere immediatamente un consulto medico, presentati al pronto soccorso.

Devi porre molta attenzione anche ad eventuali sensazioni di gonfiore eccessivo nella zona pelvica. Nel caso di dolori fortissimi ed improvvisi, recati immediatamente al pronto soccorso. Se la situazione appena descritta ti appartiene, significa che hai un urgente bisogno di assistenza medica.

Molto probabilmente, in casi come questi, l’intervento chirurgico o l’embolizzazione restano l’unica soluzione possibile.

Per cui, in conclusione, ti dovrai preoccupare quando il tuo corpo ti fornisce degli input completamente estranei nonché dolorosi.