Il fibroma uterino: l’impatto sulla fertilità

E’ comune pensare che le donne soggette ad uno o più fibromi uterini siano automaticamente impossibilitate ad avere una gravidanza. Non è affatto così, anzi.

Esiste infatti una tecnica all’avanguardia che ha davvero rivoluzionato la medicina moderna: stiamo parlando dell’embolizzazione.

Fino a pochi anni fa sarebbe stato impossibile associare tale patologia ad una ipotetica gestazione: oggi, possiamo invece affermare che si può diventare madre nonostante il fibroma uterino.

Cos’è il fibroma uterino

Quando si parla di fibroma uterino, ci si riferisce a dei tumori legati, appunto, all’utero. Fortunatamente si tratta di una patologia benigna, non cancerogena, e solo un caso su mille ne diventa maligno.

Il fibroma uterino non è poi così raro dal momento che colpisce circa il 30% delle donne. Una percentuale per nulla bassa.

Questa problematica è tipica dell’età fertile e, nelle donne in abbondante sovrappeso, il rischio è maggiore.
Tuttavia, a livello scientifico, non sono ancora state individuate delle cause specifiche. Nonostante i continui studi e test, i dati in possesso non sono sufficienti per stabilire delle motivazioni sicure.

Quello che sicuramente ti consigliamo è di continuare sempre con le visite annuali di routine presso il tuo ginecologo e, nel caso in cui tu ti accorga di avere dei sintomi particolari, di rivolgerti immediatamente al tuo medico.

Quest’ultimi possono essere:

mestruazioni più abbondanti del solito,
sanguinamento a cavallo tra una mestruazione e l’altra,
una maggiore necessità di minzione,
forti dolori durante i rapporti sessuali,
dolore improvviso alla schiena (zona lombare),
gonfiore,
stitichezza,

Fibroma uterino: complicanze

Nonostante il fibroma uterino non sia maligno come abbiamo già detto, potrebbero comunque manifestarsi delle complicanze legate alla sfera riproduttiva.

Nello specifico, potresti riscontrare delle problematiche se stai cercando una gravidanza e inoltre, la percentuale legata al rischio di aborto è maggiore rispetto alle donne che non presentano fibromi uterini.

Sostanzialmente, il fibroma – più o meno grosso che sia – distorce la cavità uterina o ancora, in altre casistiche, occupa una superficie alquanto elevata della cavità impedendo, così, il buon esito dell’impianto. Potremmo affermare, in parole molto semplici e dirette, che il fibroma crea una sorta di “ostacolo fisico” circa il concepimento, non permettendo quindi agli spermatozoi di “compiere il loro lavoro”.

Infatti, in casistiche rare, i fibromi potrebbero riuscire a bloccare le tube di Falloppio o, come abbiamo detto, impedire allo sperma di arrivare dalla cervice alle tube. I fibromi submucosi, purtroppo, possono impedire il buon fine dell’impianto e la crescita dell’embrione.

Un’altra complicanza è senza dubbio legata al proseguimento della gestazione e del parto. Infatti, quando il fibroma uterino occupa la parete interna e cresce nelle sue dimensioni, può deviare il sangue arterioso in via preferenziale. In questo caso, il rischio di dover affrontare, senza alcun tipo di scelta il parto cesareo, è molto alto.

Oltre alla sfera riproduttiva, una complicanza ed un disagio legato al fibroma è senza dubbio l’anemia. Questa causa è legata alle mestruazioni eccessivamente abbondanti.

Cosa comporta il fibroma uterino circa la fertilità e gravidanza

Lo abbiamo già anticipato, il fibroma uterino non rappresenta una patologia pericolosa però spesso porta con sé tutta una serie di disagi più o meno gravi o sopportabili.

Le complicanze legate ad una possibile infertilità si possono manifestare ma non è di certo un fatto matematico. Sviluppandosi in età fertile ci rendiamo conto che possono, in qualche modo, preoccupare.

Ad ogni modo, ti comunichiamo anche che i fibromi – per loro natura e peculiarità – non interferiscono né con il concepimento né con la gravidanza. Né tantomeno richiedono alcun tipo di terapia. Solo in alcuni casi il fibroma potrebbe manifestare delle problematiche, ma ripetiamo, non è la regola bensì, l’eccezione.

Abbiamo in nostro possesso delle ricerche che dimostrano come alcune donne incinte affette da fibroma abbiano riscontrato svariate problematiche, quali: travaglio e parto prematuro, anomalie della posizione fetale, distacco della placenta dalle pareti uterine ecc… Tuttavia però questi collegamenti non sono ancora confermati. Quindi per il momento non si può affermare con certezza che queste complicanze siano dovute esclusivamente al fibroma uterino.

E’ giusto sottolinearlo perché come ti abbiamo detto, esistono effettivamente delle possibili interferenze però è anche altrettanto corretto affermare che non ci sono delle teorie scientificamente provate le quali siano in grado di dimostrare che il fibroma impedisce un concepimento. Sicuramente potrebbe, in alcuni casi, creare degli impedimenti ma non è affatto una situazione tassativa.

Come ti ribadiamo sempre, ricorda che ogni corpo è a sè, per cui, non esistono delle affermazioni assolute o, peggio, standard. Tutto varia da persona a persona, dal numero di fibromi presenti, dalla loro posizione e dalla loro grandezza.

E se dovessi percepire dei dolori localizzati durante il primo trimestre, non dovrai fare altro che assumere – sempre sotto controllo medico – dei banalissimi analgesici.

Se invece hai già avuto degli aborti ripetuti e spontanei, il ginecologo potrebbe anche consigliarti di rimuoverli chirurgicamente al fine di ottenere una maggiore possibilità di portare a termine una gravidanza.

Si può avere un figlio dopo l’asportazione di un fibroma?

Le donne che si sottopongono alla rimozione, e quindi all’asportazione, di uno o più fibromi, hanno comunque la possibilità, se lo desiderano, di affrontare una gravidanza. Complessivamente, rispetto ad una donna che non ha mai avuto tale patologia, la percentuale di successo è pari al 70% circa. Ribadiamo, è una percentuale orientativa: ogni donna ha un vissuto clinico diverso rispetto ad un’altra.

Se la paziente desidera quindi diventare madre e cercare una gravidanza ma sono presenti fibromi sottomucosi oppure intramuraliquest’ultimi interessano in particolar modo la cavità uterina -, il consiglio è quello di procedere prima con l’esportazione e poi cercare, con serenità, una gravidanza.

Se invece il tuo fibroma è situato esternamente rispetto alla cavità uterina e non è di grandi dimensioni, non costituisce problemi circa il concepimento.

Le cure che permettono una gravidanza post intervento: l’embolizzazione

L’embolizzazione del fibroma uterino rappresenta una rivoluzione in campo medico. Si tratta di una tecnica minimamente invasiva che consiste nell’introdurre delle sostanze embolizzanti e questo avviene mediante l’utilizzo di un catetere. Il tutto si svolge sotto attento controllo radiologico ed in anestesia locale.

L’intervento viene realizzato in sala angiografica: viene incannulata l’arteria femorale e quella uterina. Successivamente si procede con l’embolizzazione selettiva dell’area vascolare peritumorale.

Esiste anche la possibilità di utilizzare l’anestesia epidurale ma ci si avvale di quest’ultima solo quando i fibromi da trattare risultano essere piuttosto grossi.

Se ti stai chiedendo come mai questa tecnica sia così innovativa, te lo spieghiamo subito. L’embolizzazione permette al medico di salvare interamente l’utero non compromettendo quindi, in alcun modo, la fertilità della paziente.

Al contrario invece, la chirurgia classica asporta completamente l’utero non permettendo più, quindi, la possibilità di concepimento in particolare in caso di fibromatosi e cioè la presenza di più fibromi.

Infatti in questo caso la chirurgia non è in grado di rimuoverli tutti potendo esitare l’intervento chirurgico in multiple cicatrici dell’utero o perdita di molto tessuto uterino “sano” che quindi non consentirebbe di ristabilire la normale anatomia dell’utero e/o mantenerlo in sede per possibili rischi di rottura dello stesso durante una eventuale gravidanza.

Gli effetti collaterali sono minimi e basterà trattarli con analgesici per qualche giorno.

L’intervento, nel suo complesso, dura all’incirca un’ora ma in mani particolarmente esperte può durare anche meno della metà del tempo.

In caso di fibromi uterini intramurali molto grandi ( 15- 25 cm) o di fibromatosi aggressive e molto estese l’embolizzazione, a differenza delle tecniche chirurgiche tradizionali, consente di salvare l’utero dall’asportazione in più del 97% delle donne trattate.