Embolizzazione miomi uterini

È passato quasi 1 anno dalla mia embolizzazione e ora sono pronta a dare la mia testimonianza in modo che possa essere utile per qualcun’altra. Sono un caso discretamente complesso. Avevo due miomi uno interno all’utero piuttosto grande (più di 7 cm) e uno peduncolato esterno di 4 cm., si aggiungeva poi adenomiosi diffusa (che mi provocava forti dolori mestruali) e un inizio di endometriosi. A tutto questo come se nn bastasse si sommava una fittissima rete di aderenze pelviche dovute a plurime cicatrici per operazioni in giovane età (tra cui una occlusione intestinale causata proprio da una aderenza di una operazione
precedente). Bene. Ovviamente TUTTI i medici che mi hanno visto mi hanno consigliato l’operazione laparotomica (non laparoscopica per via delle fitte aderenze) con pochissime speranze di salvare l’ utero. (sono stata sia da rinomati professori romani che da dottori di Negrar a Verona, medici super specializzati in materia)… Ma nessuno di questi mega esperti si è mai degnato di parlarmi di embolizzazione. Cercando da sola quindi ho trovato varie tecniche alternative… Ma il mio caso non era compatibile con nessuna di queste… Fino a che nn sono approdata all’embolizzazione. Ho avuto 2 consulti prima di scegliere il medico. Uno con il dottor Lupattelli e uno con un medico di un ospedale romano. Entrambi mi hanno confermato che potevo essere un caso trattabile. Ma il dottor Lupattelli mi ha dato da subito molta più sicurezza specialmente perché lui si è preso l’onere di risolvere oltre al problema dei miomi (quello peduncolato non tutti i medici accettano di embolizzarlo) ma anche quello dell’adenomiosi. Sono stata operata a Roma presso il San Carlo di Nancy a metà ottobre. La degenza è stata perfetta, il dott. Lupattelli un angelo. Dopo tutte le mie operazioni passate io ho sviluppato una serie di fobie vere e proprie in ambito medico ma lui se n’è preso carico e mi ha accompagnata lungo tutto il percorso. (è addirittura stato in clinica fino a tarda sera a verificare di continuo il
mio stato e quello dell’altra ragazza operata il mio stesso giorno). La ripresa a casa è stata esattamente come me l’aveva descritta lui. Ho saltato un ciclo e il primo mi è arrivato ancora un pochino abbondante e doloroso… Ma dal secondo ciclo.. La svolta vera!!! Fine dei dolori, fine delle emorragie, fine dei sudori freddi e della debolezza infinita. Dopo pochi mesi i valori del ferro sono finalmente tornati normali dopo anni! Un miracolo! Già solo per questo vale la pena embolizzarsi!! Al primo controllo ecografico si vedeva molto bene che i miomi nn erano più irrorati. Situazione confermata dalla prima risonanza a 6 mesi in cui si è potuta notare anche una piccola diminuzione del volume del mioma più grande… Spero tanto che alla prossima risonanza risulti vistosamente diminuito… Ma io sono una lenta in tutto!!!… E’ che sono ‘attempata’ e se devo provare ad avere una gravidanza… Come dire… o lo faccio adesso o mai più… Se avessi scoperto prima questa tecnica sarebbe stato decisamente molto meglio!!! Quindi in conclusione consiglio tutte le donne a cui dicono di togliere l’utero per queste patologie, di fare prima un consulto con medici super preparati in embolizzazione (in Italia ce ne sono pochissimi, anzi, se siete un caso complicato direi che ce n’è solo 1 di medico in grado di aiutarvi) prima di prendere una decisione così delicata. Molti ginecologi nn sono ancora pronti a collaborare con radiologi interventisti e preferiscono rimanere attaccati alle procedure standard. Non fermatevi! La medicina ha fatto passi da gigante in tante specializzazioni… Solo medici illuminati riescono ad avere una visione multidisciplinare! Grazie infinite al dottor Lupattelli! In bocca al lupo a tutte! Se avete domande scrivetemi in pv!!!

Chiara Langiano

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