Casi clinici fibromi uterini

Caso clinico 1

Immagine di voluminoso fibroma prima e dopo embolizzazione. La freccia verde indica il fibroma, ampiamente ridotto gia’ dopo soli tre mesi. NOTARE COME LA PARETE DELL’ UTERO DOPO EMBOLIZZAZIONE APPAIA NORMALMENTE VASCOLARIZZATA ( ASSUME UN COLORE BIANCO ALLA RISONANZA MAGNETICA CON MEZZO DI CONTRASTO CHE INDICA LA NORMALE VASCOLARIZZAZIONE DELLA PARETE UTERINA) mentre il fibroma assume un colore grigiastro, segno che e’ stato  COMPLETAMENTE DEVASCOLARIZZATO e continuera’ a diminuire , fino, nei casi piu’ favorevoli, a scomparire del tutto.

In questa paziente al controllo a tre mesi si osservava la completa scomparsa di tutti i sintomi. La paziente inoltre ha portato a termine una gravidanza a circa due anni dall’embolizzazione.

Caso clinico 2

Utero con due fibromi di cui il piu’ caudale di dimensioni di 16 cm circa. La paziente era stata precedentemente trattata con terapia medica (Esmya) ma la terapia non aveva comportato benefici. Le era quindi stato proposto l’asportazione totale di utero e ovaie con taglio chirurgico in addome.  Il fibroma maggiore  appariva molto disomogeneo per evidenti fenomeni di iniziale riassorbimento al suo interno in relazione all’assunzione del farmaco. L’utero a causa dei fibromi  era di dimensioni cosi’ aumentate che l’immagine RM  qui riportata non riesce a comprederne tutta l’estensione craniale ( cioe’ verso l’alto). In conclusione si trattava di utero notevolmente aumentato per la presenza di due fibromi con estensione fin al di sopra della terz’ultima vertebra lombare.

COMPLETA SCOMPARSA del FIBROMA di 16 centimetri ( espulso dopo 6 mesi) e marcata riduzione del fibroma minore. L’utero ora appare di dimensioni pressoche’ normali. La paziente presenta ora un ciclo regolare, normale in assenza dei copiosi sanguinamenti che aveva prima dell’embolizzazione. L’addome e’ tornato piatto, sono scomparsi completamente il senso di pesantezza ed i gonfiori addominali, il mal di schiena e la compressione sulla vescica. Dopo embolizzazione, in seconda giornata e’ partita per tornare a casa. Dopo una settimana dall’embolizzazione  e’ gia tornata a svolgere tutte le sue attivita’ fisiche e professionali.

Caso clinico 3

COMPLETA ESPULSIONE DEL FIBROMA. Paziente giovane di 28 anni. Il fibroma coinvolgeva completamente l’utero rendendo molto difficoltoso un intervento di miomectomia (rimozione del fibroma) per via chirurgica. L’intervento inoltre, per le notevoli dimensioni del fibroma, poteva essere tentato solo per via laparotomica ( quindi con un incisione in addome) e non attraverso laparoscopia. inoltre la posizione del fibroma congiuntamente alle sue dimensioni (7 cm circa) poteva compotare il rischio di trasfusione ematica (la paziente presentava forti emorragie intramestruali con conseguente anemia) oltre che una grossa cicatrice in esiti di rimozione chirurgica del fibroma. La cicatrice chirurgica, infatti, può rappresentare un grosso ostacolo ad una successiva gravidanza. Dopo tre mesi dall’embolizzazione, eseguita in anestesia locale, la paziente ha espulso completamente, ed  in modo naturale, il suo fibroma, con evidenza di un utero totalmente  sano e libero da ogni formazione miomatosa inficiante una possibile futura gravidanza. Ora puo’ avere tranquillamente una o piu’ gravidanze.

Figura 1) immagine in alto. VOLUMINOSO FIBROMA DELINEATO DALLE FRECCIE GIALLE. Notare come sia visibile solo una limitata porzione dell’utero ( il collo) delineato dalla FRECCIA BLU. Immagine in basso. COMPLETA ESPULSIONE DEL FIBROMA. L’UTERO DELINEATO DALLE FRECCIE BLU. L’UTERO APPARE COMPLETAMENTE NORMALE, E LIBERO DA OGNI PATOLOGIA invalidante. Il pallino blu delinea il miometrio ( la parete dell utero) completamente sana.